Poi si aggira sulla destra un dosso e ci s'immette in una pastura. E' la conca ai piedi del m. Palabione (il luogo, chiamato "Zucù" in dialetto locale, indica la presenza di un accumulo di grossi sassi ricoperti da vegetazione), unico tratto pianeggiante dell'intera ascesa. Attraversato il prato si comincia nuovamente a salire piegando leggermente a sinistra dove comincia il versante est della montagna. Arrivati sulla cresta si taglia in diagonale tra grossi sassi da sinistra a destra, fino a raggiungere il canalino che porta alla cima. Quest' ultima parte del percorso è in forte pendenza. Sulla cima del monte Palabione, meta abituale di un'ascensione e festa estiva, c'è una grossa Croce e la visuale sul passo di Aprica e sulla Val Campovecchio merita questa fatica.
Maggiori informazioni e mappa: caiaprica.com
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