lunedì 22 marzo 2010

VIE FERRATE ATTREZZATURA







ATTREZZATURA DA FERRATA
Per una scalata di una via ferrata in completa auto-assicurazione è necessario possedere e saper indossare ed impiegare correttamente:
• un casco a norme (EN 12492 – UIAA 106)
• un imbracatura a norme (EN 12277 – UIAA 105)
• un set di dissipazione dell’energia di caduta a norme (EN 958 - UIAA 128)
completo di due connettori a norme (EN 12275 – UIAA 121) tipo K
• due connettori di scorta (EN 12275 – UIAA 121) tipo K
• un anello di fettuccia cucita di scorta a norme (EN 566 – UIAA 104)
• un paio di guanti da ferrata.
Si ricorda che ogni attrezzatura in materiale plastico, mediamente utilizzata, dovrà
essere sostituita dopo un massimo di 5 anni.
Consiglio vivamente un rinvio da tenere in vita sull'imbrago per attaccarsi al cavo su tratti orizzontali o ad un gradino per poter riposare le braccia dopo un tratto particolarmente faticoso.

Tratto da: http://arrampicatacaivalenza.blogspot.com/2010/03/vie-ferrate-attrezzatura.html

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO PER LA SALITA DI VIE FERRATE

Per la scalata su una via ferrata è indispensabile valutare attentamente la zona prescelta per la gita, ovvero se di bassa, di media o di alta quota; in riferimento a questa valutazione cercheremo di modulare abbigliamento, calzature e attrezzature tecniche da portare. Vediamo analiticamente in cosa e come dobbiamo organizzarci.

ABBIGLIAMENTO
Se di bassa valle, dove nel periodo invernale l’assenza di neve è pressoché annuale, sarà possibile vestire con indumenti medio leggeri (portando in ogni caso nello zaino una giacca a vento ed un copri pantalone).

Durante le giornate estive ed assolate, si dovrà porre molta attenzione alla calura e alle insolazioni che provocano spessissimo effetti indesiderati di disidratazione. Durante queste giornate, e su queste vie ferrate, è ovviamente necessario abbigliarsi con abiti leggerissimi evitando, per chi la montagna non la frequenta assiduamente, i pantaloncini corti e magliette senza maniche che non proteggono da abrasioni e ferite

profonde causate dagli agenti esterni e soprattutto da importanti scottature.

In questo senso non per tutti valgono le raccomandazioni, chi la montagna la pratica spesso, difficilmente potrà subire effetti indesiderati perché conosce bene il suo corpo, perché la sua pelle sarà già “cotta” dal sole e perché il suo stato fisico è continuamente e dinamicamente “registrato” alla gita che, di volta in volta,

deciderà di fare. Se la via ferrata prescelta iniziasse invece da una quota superiore ai 1000 metri si

dovrà provvedere ad un diverso abbigliamento che sarà, anche per il periodo estivo, medio pesante.

Per itinerari di vie ferrate in alta quota (oltre i 2500 mt) appare difficile e rarissimo trovare tracciati similari a quelli appena detti di bassa e media valle; in alta quota sono invece frequenti i tratti attrezzati intervallati da traversate di ghiacciai, da pendii nevosi e rocce che portano a rifugi appesi a terrazze pensili.

Queste, in sostanza, sono le vie ferrate alpinistiche per le quali è indispensabile un abbigliamento di alta montagna.

CALZATURE
Per le vie di bassa e media quota, se non vi sono importanti discese in canaloni ghiaiosi, possono essere sufficienti le scarpe da trekking basse (che non coprono la caviglia), diversamente si consiglia lo scarponcino da trekking alto che protegge il malleolo e la parte bassa dello stinco.

Lo scarponcino cosiddetto leggero consente una sensibilità dei piedi assolutamente affidabile ed una praticità di movimento e di stabilità che la scarpa pesante non permette.

Assolutamente da evitare sono le abituali scarpe da jogging che non hanno una sufficiente e resistente suola, con conseguente scarsa protezione del fondo del piede ed una cattiva protezione della tomaia.

Per la scalata di ferrate in media ed alta montagna è indispensabile lo scarponcino alto a suola scolpita, possibilmente a media termicità e con un impermeabilità parziale per brevi tragitti su neve (anche nel caso di discese a Nord). Per ascensioni in alta quota è invece indispensabile una calzatura ad alta termicità e con alto grado di impermeabilità. Lo scarpone in plastica, anche se impermeabile e termicamente idoneo, provoca spesso, a causa della sua indeformabilità, una perdita di sensibilità nel piede sugli appoggi.

Testo tratto da: http://www.sicurinmontagna.it/

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