venerdì 18 giugno 2010

Concerto in streaming da 2608 metri

La catena dell'Ortles-Cevedale
vista dal rifugio Madriccio
Domenica 20 su Corriere.it diretta dall'Ortles-Cevedale - Internet sulle Dolomiti, per catturare turisti giovani

TRENTO - Vette cablate, rifugi in broadband, telefonini sempre in linea anche sui sentieri più impervi. Che cosa succede alle Dolomiti? Alcuni puristi della montagna, solo fino a pochi anni fa, sarebbe inorriditi a sentir parlare di internet in alta quota – tra queste vette dichiarate dall’Unesco «patrimonio dell’umanità» - o connessioni superveloci dalle camerate dei bivacchi alpini. Eppure oggi sono gli stessi abitanti delle zone alpine a chiedere e lanciare un nuovo modo di andar per monti. Sì, perché le vette digitali non sono più soltanto astratti algoritmi su una rete web: il wireless e le connessioni veloci per computer e smart phone hanno raggiunto perfino i rifugi dolomitici.

RIFUGI CABLATI - E’ il risultato di un’operazione avviata nel 2008 - grazie ad un impegnativo investimento della società Trentino Network - con il cablaggio dei rifugi Segantini e Mantova al Vioz. Nel 2009 sono stati collegati altri 5 rifugi: il Dorigoni, il Denza, il «Ai caduti dell’Adamello», il Mandron e il Larcher. Ed è proprio dal rifugio Larcher sul Cevedale che domenica 20 giugno Corriere.it trasmetterà in diretta streaming (alle 11.00) il più importante degli 11 concerti di Dolomiti d'Incanto, la manifestazione che apre la rassegna di musica in alta quota «I Suoni delle Dolomiti». Un contributo per far conoscere al popolo di internet le meraviglie delle montagne trentine.

ESTATE 2.0 IN QUOTA - Quest’estate, alla riapertura della stagione degli ostelli in quota, molti gestori di rifugi potrebbero mettere a disposizione degli ospiti le connessioni veloci: basta un abbonamento ad un operatore di telefonia mobile. E non sono tanto quei 20 euro al mese che segnano la svolta, quanto la scelta di dar libero accesso al web in quota dopo anni in cui le tecnologie e le dipendenze a queste connesse – dall’ansia di chi non riesce a prendere la linea col cellulare al panico da modem cieco – sono state strenuamente osteggiate dagli amanti della montagna.


Obiettivo, neppure tanto nascosto, catturare alla montagna migliaia di giovani che, pur amandola, ne stanno alla larga per timore di restar tagliati fuori giorni dai loro social network preferiti o semplicemente dalla propria e-mail. «Per rendere il territorio appetibile ai giovani – sottolinea Zoro, all’anagrafe Diego Bianchi, uno dei blogger più popolari del momento – occorre cambiare la loro percezione della vacanza in alta quota. Internet è uno strumento che grazie a blog e video, potrebbe far scattare un passaparola decisivo».
 
VACANZE ALPINE SUI BLOG - Se dieci ragazzi in vacanza sulle Alpi raccontassero in diretta la loro vacanza via blog, magari caricando video e foto su Youtube e altre piattaforme come Flickr l’effetto di promozione varrebbe più di mille campagne pubblicitarie. E’ a questo che devono aver pensato i gestori del rifugio Larcher – 2608 metri sul gruppo dell’Ortles-Cevedale -, nella grande casa in pietra del 1882. Ma forse nemmeno loro immaginavano che una semplice connessione wireless potesse catapultarli nel web come protagonisti di un grande evento: Trentino spa, società di marketing territoriale che dal 2003 ha preso il posto dell’azienda di Promozione turistica, ha scelto proprio il Larcher per la diretta di apertura del Festival Suoni delle Dolomiti; le riprese verranno effettuate da tre telecamere e trasmesse su Corriere.it.
 
PICCOLI ESPLORATORI VIRTUALI - Nel frattempo si moltiplicano le iniziative per coniugare vette e internet. Per formare ed educare ad un corretto utilizzo delle tecnologie e del web anche i pre adolescenti, l’azienda per il turismo di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi organizza il summer camp (per undicenni e oltre) «Digital Mountains per nuovi esploratori»: un laboratorio curato dalla Fondazione Bruno Kessler(Fbk) che insegnerà ai ragazzi a mappare il territorio montano nell’ambito di un progetto internazionale che intende creare una sorta di Wikipedia della geografia.


E tra le mura antiche di Castel Beseno (Trento) si tiene giovedì 17 giugno la seconda di delle serate «Digitali Terrestri»: happening collettivo dedicato alla Rete, che vuol coniugare arte e tecnologia con installazioni video e audio, progetti web, musica e laboratori che coinvolgono il pubblico.

I «RESISTENTI»: BAITA SENZA LUCE - Per contro resta forte la resistenza di chi non vuole tecnologie né semplici telefoni in quota. E c’è ancora chi sponsorizza – non lontano da Madonna di Campiglio – una «vacanza in baita senza luce, tv, pc e iPhone»: una settimana di relax e disintossicazione dalle tecnologie, assicurano gli organizzatori, completamente immersi nella natura del Parco Naturale Adamello Brenta.

La montagna garantisce pace e soddisfazione anche a chi desidera tagliare i ponti con tutto. Se poi vi dovesse prendere una crisi di astinenza da web, non vi resterà che spostarvi di qualche chilometro. A Madonna di Campiglio (1550 metri) c’è un nodo in fibra ottica tra i più alti delle Dolomiti.

Fonte: corriere.it

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