giovedì 14 giugno 2012

40 candeline per “Montagna antica Montagna da Salvare”

Venerdì 8 giugno Carlo Raiteri, Presidente della Sezione CAI Varallo, Ovidio Raiteri, colui che, nel tardo autunno del 1972 “lanciò una palla di neve che scivolando sul declivio si trasformò in una valanga”, Piero Bertona, Presidente della Commissione Montagna Antica Montagna da Salvare, Silvano Pitto, Segretario, Roberto Fantoni, “pubblicista e storiografo”, e tutti i componenti della Commissione, gli operativi che non si vedono, ma che fanno, sono stati i protagonisti di una serata da ricordare per il CAI di Varallo, che può vantare la presenza della Commissione Montagna Antica Montagna da Salvare, che ha festeggiato i quarant’anni di attività ininterrotta, concretizzati in oltre cento interventi su beni culturali, artistici, religiosi del territorio, da San Quirico, porta storica della Valsesia, alla Capanna Vincent. Per gli amanti dei numeri possiamo dire che in quarant’anni di attività ciascuno dei membri della Commissione ha dedicato due anni della sua vita al recupero di beni della Comunità.

Parlare di conservazione nel 1972 era una cosa del tutto inusuale, intorno cresceva un’urbanistica affollata di condomini, di case e casette, che con l’ambiente valsesiano avevano poco da spartire: ogni parte d’Italia elevava i suoi “ecomostri”, ma allora non c’era tempo né voglia di soffermarsi troppo su un passato dal quale si volevano prendere le distanze in nome del progresso e del moderno.
Proprio in quel 1972, il giovane Ovidio Raiteri, “fomentatore di iniziative”, intuì che era necessario intervenire e farlo presto “per salvare quello che c’era ancora da tutelare e preservare”: il 22 luglio 1973 uscì il “manifesto programmatico” che invitava soci CAI e simpatizzanti a salire all’Alpe sull’Oro, a 1300 metri di quota e due ore di cammino da Rossa, per salvare la cappelletta cinquecentesca di San Bernardo. Fu un successo, non si era mai vista tanta gente salire affardellata con materiali e sacchi di sabbia fine per gli intonaci, in tre domeniche di lavoro fu assicurata la messa in sicurezza della cappelletta e il restauratore Fermo De Dominici restaurò gli affreschi: San Bernardo d’Aosta e San Nicola di Bari sono ancora lì, dopo quarant’anni, a portare la loro benedizioni alle genti che salgono fin lassù.
Vent’anni dopo, sempre Ovidio Raiteri pensò che fosse importante far conoscere ad un pubblico più vasto quello che c’era di bello in montagna e nacquero i “Sentieri dell’Arte” e la “Giornata dell’Arte”, che coinvolge anche le Pro Loco. Nel 1997 cominciò a essere pubblicata la fortunata serie dei Poster Arte e iniziò la stagione delle mostre, dei convegni e delle conferenze, fu istituito il Premio al Fabbricere, come giusto riconoscimento per ringraziare coloro che in silenzio, con continuità e in modo assiduo contribuiscono a mantenere i beni sul territorio.
I volumetti dei Sentieri dell’arte divennero ben presto insostituibili guide, diffuse capillarmente attraverso gli uffici turistici, i rifugi, le strutture ricettive, e finalmente quest anno sono diventate internazionali: francese, inglese, tedesco, per accogliere turisti e visitatori stranieri facendoli sentire a casa.
Da una presentazione in Power Point che Silvano Pitto aveva preparato per le serate divulgative sull’attività della Commissione, con l’aiuto e le competenze tecniche dell’alpinista Danilo Saettone è nato un DVD,  che è stato proiettato durante la serata: un’affascinante carrellata sull’operato di questi quarant’anni di impegno in valle, con commenti approfonditi e “incuriosenti”.
Colgo l’occasione per ringraziare il CAI di Varallo per aver sempre donato copia delle pubblicazioni, dei poster arte, delle guide e adesso il DVD, alla Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo considerandola centrale sul territorio.
Al termine della serata sono stati ringraziati tutti coloro che hanno sostenuto l’operato di Montagna Antica Montagna da salvare, dagli sponsor alle signore, che hanno vettovagliato i volontari, a tutti gli amici che nella serata non hanno potuto salire sul palco perché sono “andati avanti, ma li ricordiamo sempre, seppure con il magone”.
Dopo l’esposizione a Borgosesia, durante il periodo dell’Alpàa mostra e DVD saranno visibili a Villa Virginia, sede della Comunità Montana Valsesia.

Fonte: http://www.novara.com/index.php?Section=News&tplBgContainer=1&Tools=WAPPS&Filters=SeqId,12330

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