venerdì 2 aprile 2010

Andar per castelli in Trentino

Castello d'Avio
Tra le mura di masti e fortezze si celano storie di guerra e di amore, ma anche le tradizioni di una regione affascinante. Dal Castello d'Avio a quello di Toblino, da visitare con la bella stagione.
Simboli assoluti di potere, splendidi manieri e antichi castelli si snodano lungo le valli e sopra gli abitati del Trentino. Come le ville storiche in Veneto, i castelli rappresentano per il Trentino una delle peculiarità di maggior richiamo della regione. Ve ne sono molti - 29 nella sola Val Lagarina - alcuni in ottimo stato di conservazione e visitabili; altri, isolati alla sommità di roccioni o di colli e in punti quasi inaccessibili al margine di precipizi a strapiombo sui torrenti, si concedono invece al solo sguardo fugace del visitatore di passaggio.
DA AVIO A TRENTO - Allontanandosi di pochi chilometri dall’autostrada per il Brennero, lungo la Strada Statale 12, verso la Vallagarina, si scopre il Castello di Sabbionara d’Avio (35 km da Trento, tel. 0464.684453, 0461.260180), prima storica proprietà del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano. Qui due cicli d’affreschi della prima metà del Trecento ricordano le principali componenti della vita cortese: le armi e gli amori. Nella torre delle guardie spiccano spettacolari scene di battaglia nelle quali però, sebbene puntuali nei particolari realistici e documentaristici, la natura bellica cruenta e sanguinaria è quasi assente. Lo scontro delle truppe sembra risolversi come in un gioco di tarocchi: due lancieri con il leone effigiato sullo scudo valgono un arciere con la veste a quadrifogli e due arcieri equivalgono un cavaliere con la gualdrappa a fiori. All’ultimo piano del mastio si svolge invece una sofisticata serie di episodi amorosi. All’interno di tendaggi che fungono da quinte sceniche, l’innamoramento si traduce in dardi magici che trafiggono le predestinate dame.

Castel Beseno
Inoltrandosi nella Vallagarina, all’altezza di Calliano e Besenello si incontrano il robusto Castel Pietra (19 km da Trento, tel. 0464.835044. Visite su appuntamento) e il monumentale Castel Beseno (18 km da Trento, tel. 0464.820016). All’interno della Sala del Giudizio nel Palazzo Vecchio di Castel Pietra spiccano vivaci scene di vita cortese: una movimentata caccia al cervo, una spensierata danza di un paggio con l’orso bruno e un'ironica rappresentazione del matrimonio, dove una gazza ladra, uscita di gabbia, imprigiona un cavaliere innamorato sotto gli occhi compiaciuti di una vittoriosa dama che accarezza due gatti. All’interno del Palazzo dei Mesi di Castel Beseno appaiono invece i mesi dell’anno e le attività lavorative dell’uomo: la vendemmia, lamietitura e la raccolta, in un ancestrale calendario visivo. Lo stato di conservazione di tali affreschi è ormai ridotto a pochi lacerti, ma la visita al castello è straordinaria per il panorama che domina tutta la valle, per la scrupolosa ricostruzione storica della Battaglia di Calliano e per i modelli d’armi ed armature conservati.

Castello del Buonconsiglio
Antico, e straordinariamente ricco di storia, il Castello del Buonconsiglio è il monumento simbolo della città di Trento. Qui si ammira (su prenotazione, tel. 0461.233770) il famoso ciclo d’affreschi della Torre dell’Aquila. Un ignoto pittore boemo, comunemente chiamato “Maestro dei mesi” per la fama dell’opera, raffigurò, nei primissimi anni del Quattrocento, lo scandire dei mesi attraverso un duplice registro aristocratico e contadino. A fianco delle attività lavorative di stagione appaiono, infatti, nobili intenti in passatempi galanti e spensierati. Nonostante tale pittura evidenzi una forte componente realistica, richiamando le miniature dei Libri delle Ore, mantiene una natura favolistica, capace di suggerire come il succedersi delle stagioni possa risultare una giostra, un gioco felice che non comprende la triste realtà oltre la cornice della corte. Celebri, e bellissimi, anche gli affreschi del Romanino.
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