lunedì 19 aprile 2010

Forte Belvedere rivive

Forte Belvedere Gschwent
Sull'Altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna si torna a respirare l'atmosfera della Prima Guerra Mondiale. A Forte Belvedere Gschwent si odono rumori, colpi d'artiglieria e comandi che attraversano possenti mura in calcestruzzo, e si intravedono segnali luminosi che comunicano con le fortificazioni vicine. A rendere possibile tutto questo è il progetto “La Fortezza delle Emozioni: ambienti sensibili multimediali per architetture di guerra in tempo di pace”, realizzato da Studio Azzurro, che da trent'anni sperimenta il rapporto fra arte e nuovi media, su iniziativa dell'Azienda per il Turismo di Folgaria, Lavarone e Luserna, degli Assessorati al Turismo e alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, della Trentino SpA, del Comune di Lavarone, del Servizio Provinciale alle Attività Culturali e della Fondazione Forte Belvedere Gschwent.
Un percorso che conduce idealmente all'anniversario dei cent'anni dallo scoppio della Grande Guerra e che propone una riflessione su quei tragici fatti attraverso le emozioni e gli stimoli resi possibili dall'utilizzo di nuovi linguaggi creativi. Visitare questa struttura diventa così un'esperienza sensoriale a tutto tondo, da vivere attraverso un itinerario formato da sei tappe multimediali. Nell'ambito di questo progetto nessun spazio all'interno del museo è stato reinventato: tutto rispecchia il rigore architettonico del luogo e la sua natura prettamente militare.

Al Plastico Animato, Le Sentinelle, Gli Obici dei Suoni e Gli Occhi di Luce, che hanno preso forma nel 2008, si aggiungono ora due nuove installazioni, i Diari dei Nidi delle Mitragliatrici e l'Angelo degli Alpini. Grazie alla prima il visitatore vede in controluce dei lampi che simulano le fiammate della canna della mitragliatrice e sente il suono secco di una raffica, vivendo quindi un’esperienza molto intensa che ricorda quella vissuta da tanti soldati durante la Prima Guerra Mondiale. Anche l'installazione L'Angelo degli Alpini è sonora: in un’unica esperienza percettiva si uniscono la bellezza naturale del paesaggio e quella poetica di testi dal grande valore storico e letterario. Due voci femminili, attivate automaticamente dai visitatori, si alternano recitando Mario Rigoni Stern e Piero Jahier.

Forte Belvedere Gschwent di Lavarone fu realizzato tra il 1908 ed il 1912 su uno sperone di roccia a strapiombo sulla valle dell'Astico e doveva, al pari di altre sei fortezze dislocate sull'Altopiano, impedire ogni sfondamento italiano del fronte. Concepito per resistere anche a lunghi bombardamenti, disponeva di ampi depositi, di un acquedotto e di una centrale elettrica. Subì un forte bombardamento nei primi giorni di guerra, ma nonostante le notevoli perdite la sua guarnigione non ne perse mai il controllo. Dopo la Strafexpedition fu rimesso in efficienza come “sentinella” della Val d’Astico. Nel 1996 è stato sottoposto ad un restauro conservativo che lo ha trasformato in un moderno ed aggiornato museo storico internazionale. Il percorso di visita, pensato su tre piani, accanto alle installazioni multimediali alterna reperti e fotografie a un'aggiornata narrazione storica sulla Grande Guerra.

Fonte:  intrentino.to
Link: http://www.fortebelvedere.org/


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